Avendo avuto l’opportunità di provare a giocare al nuovo gioco da tavolo della Giochi Uniti dal titolo Hobbit Tales – Dalla locanda al Drago Verde ho deciso di cimentarmi in una recensione, cercando di condividere con voi questa esperienza di gioco. Due gli ostacoli da superare: reclutare il team di gioco e trovare il tempo per una partita. Il primo ostacolo è stato superato brillantemente precettando, ricattando e offrendo scambi con le persone coinvolte; il secondo è stato più arduo da superare, ma quando c’è un gioco di mezzo il tempo lo si trova in un modo o nell’altro. Tranne queste due piccole problematiche, il gioco Hobbit Tales – Dalla locanda al Drago Verde è filato liscio come l’olio, facciamo dunque i complimenti alla Giochi Uniti per averci ancora una volta trasportati nella Terra di Mezzo.

Hobbit Tales, gioco da tavolo della Giochi Uniti

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Come si gioca

Dunque, riassumendo le modalità di gioco, in Hobbit Tales il giocatore di turno deve improvvisare una storia utilizzando le carte Avventura, mentre gli altri giocatori usano le carte Minaccia per metterlo in difficoltà. Durante la partita i giocatori guadagnano segnalini Applausi, sia per aver raccontato la storia con successo, sia per aver usato bene le carte Minaccia: sono i segnalini Applausi a garantire i punti vittoria. I giocatori racconteranno una storia ciascuno e alla fine si conterà il punteggio.

All’inizio di un turno, un giocate viene selezionato come Narratore e gli altri svolgono il ruolo di giocatori Minacce, poi i compiti si invertono nei diversi turni. Il Narratore pesca quattro carte Avventura, gli altri giocatori pescano un numero di carte Minaccia che dipendono dal numero di giocatori. A questo punto il Narratore pesca altre due carte Avventura: una la sceglie come prologo e una come epilogo. Il Narratore parte dalla carta Prologo e inizia a raccontare la sua avventura, appena la narrazione lo consente gioca la carta Avventura relativa. A questo punto, in ordine, i giocatori Minaccia giocano una carta, se possono, per interferire nella narrazione. Quando gli effetti di queste carte sono finite, il Narratore riprende la sua narrazione. Il tutto fino ad arrivare alla carta Epilogo.

Ogni carta Minaccia ha un livello di Pericolo: il giocatore che la gioca dovrà tirare il dado Azione per vedere se la Minaccia ha effetto o meno. Se la Minaccia ha successo, questa carta e quella Avventura relativa vengono messe da parte: il giocatore Minaccia ottiene un segnalino Applausi. Ora tocca al giocatore Minaccia spiegare come la Minaccia avvenga, in modo che tutto si integri nella narrazione.

Una partita a Hobbit Tales – Dalla locanda al Drago Verde

Carte Minaccia

Dunque, radunata la truppa e ritagliato il tempo per giocare, ecco che comincia la partita a Hobbit Tales – Dalla locanda al Drago Verde. Dopo una doverosa lettura del regolamento nella quale ho espresso la mia migliore Sheldonite (The Big Bang Theory docet), ecco che inizia la partita. Il gioco è piuttosto coinvolgente, il meccanismo di gioco intuitivo, bisogna solo abituarsi ad interpretare correttamente i simboli presenti sulle carte e sul dado, ma dopo qualche turno di gioco diventa tutto più semplice. Anche se abbiamo dovuto pescare più carte Minaccia di quanto previsto sul Regolamento: a causa di pescate sfortunate, i giocatori Minaccia non avevano mai carte da opporre e quindi abbiamo ovviato iniziando con più carte Minaccia.

Per apprezzare al meglio il gioco, il team di giocatori di cui facevo parte ha deciso di utilizzare i Sottobicchieri non solo per lo scopo prefisso nel gioco, ma anche per il loro compito reale: forse ci si è immedesimati troppo negli Hobbit, ma che gioco a base di Hobbit è se non c’è un po’ di birra a farci compagnia?

Comunque sia il gioco è stato divertente, anche se devo dire che tutto sta nella bravura del Narratore. Se siete abituati ai giochi di ruolo non avrete grandi difficoltà, tuttavia per chi non è avvezzo a tali ruoli all’inizio potrà sembrare difficile assemblare delle storie basandosi sulle carte che si hanno in mano. Più il Narratore è abile e coinvolgente e più il gioco risulterà gradevole. Idem dicasi per i giocatori Minaccia, da parte loro ci va dell’inventiva per riuscire ad ostacolare efficacemente il Narratore. Tuttavia dopo un paio di turni non avrete più alcun problema. Inoltre il bello di un gioco come questo è che potete giocarci all’infinito, le carte si combinano sempre in maniera diversa e dunque avrete di fronte a voi un universo intero di partire sempre differenti fra di loro. Un gioco consigliato.

Ringrazio sentitamente per la partecipazione Patrizia Chimera e Monia Donati.

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ultimo aggiornamento: 23-10-2014