Alzi la mano chi adora i mattoncini Lego! Perfetto, visto questo sventagliare di dita, perché oggi non andiamo a parlare di storia e origini dei Lego? Tutti noi abbiamo giocato primo o poi con i Lego e con i suoi personaggi, divertendoci a creare nuovi mondi o a riproporre nuove avventure dei nostri personaggi preferiti grazie alle diverse ambientazioni che i Lego ci propongono (vedi per esempio la linea dedicata a Harry Potter o a Star Wars). Ma da dove nascono? Andiamo a scoprire la storia, le origini e il successo di questo marchio. Successo che fra l’altro è appena arrivato al cinema, avete già letto la recensione di The Lego Movie?

Storia e origini dei Lego

Lego è il nome di un produttore di giocattoli di origine danese. L’azienda venne fondata nel lontano 1916 da Ole Kirk Christiansen (7 aprile 1891 – 11 marzo 1958), la quale cominciò a produrre i mattoncini colorati solamente nel 1949. Tuttavia la forma definitiva che utilizziamo ancora oggi venne realizzata nel 1958. Per quanto riguarda il nome Lego, esso venne coniato nel 1934 ed è la fusione fra le parole danesi leg godt, che tradotte vogliono dire gioca bene.

Dall’originale serie classica dei Lego, sono nate poi altre varianti: abbiamo la serie Duplo dedicata ai bambini più piccoli e caratterizzata da mattoncini grandi, per evitare ingestioni pericolose; la serie Primo, dedicata ai neonati; la serie Technic, dedicata ai bambini più grandi (e, diciamocelo, agli adulti) in quanto composta da ingranaggi, sensori, motori, pezzi meccanici (è anche programmabile via PC, vedi la serie Lego Mindstorms).

Esistono poi delle serie particolari della Lego, dedicate ad alcuni film o videogiochi: il concetto del mattoncino rimane sempre lo stesso, solo che le ambientazioni sono legate alla pellicola o al gioco in questione. Abbiamo così la serie Lego Harry Potter, Lego Indiana Jones, Lego Star Wars, Lego Batman, Lego Il Signore degli Anelli e Lego Pirati dei Caraibi. Ma torniamo alle origini.

Tutto nasce con la piccola falegnameria a stampo famigliare realizzata nel 1916 da Ole Kirk Christiansen (potete conoscere questa famiglia anche con il nome Kristiansen: successe con il nipote di Ole, per un errore all’anagrafe il Ch divenne K). L’idea per creare i mattoncini gli venne grazie alla crisi economica del 1929: per limare i costi di produzione, pensò di realizzare versioni in miniatura dei prodotti, per velocizzare il processo di progettazione. Da lì ai mattoncini fu un attimo. Lo scarso successo iniziale fu dovuto alle difficoltà economiche di quel periodo storico. Dagli scarti degli yo-yo Christiansen realizzò poi le ruote delle macchinine, ma fu con l’avvento della plastica che la ditta finalmente si espanse e ottenne il successo meritato.

Inizialmente la Lego cominciò la sua produzione chiamando i mattoncini Automatic Binding Bricks. Il meccanismo di gioco è rimasto invariato da allora: i mattoncini vengono assemblati e disassemblati, dandogli la forma che vogliamo grazie alle sporgenze rotonde presenti sulla faccia superiore che vengono fatte combaciare con le cavità rettangolari della faccia inferiore. Nel 1953 il nome venne poi cambiato in Lego Mursten.

Nel 1958 il mattoncino venne migliorato, inserendo un cilindretto nella cavità inferiore per permettere un maggior numero di collegamenti e una maggior stabilità dei pezzi. E’ nel 1958 che Christiansen muore: il suo posto venne ereditato dal figlio Godtfred, che già nel 1954 era diventato direttore della Lego.

Nel 1961-62 si decide di inserire le ruote nelle linee di produzione, in modo da poter costruire macchine e veicoli, mentre nel 1963 si abbandona l’acetato di cellulosa, materiale con cui finora erano stati costruiti, a favore della plastica ABS o acrilonitrile butadiene stirene, materiale con cui i Lego sono costruiti ancora oggi. Questo materiale è atossico, non si deforma, non perde il colore. Pensate che i mattoncini del 1953 possono tranquillamente essere collegati a quelli odierni. Nel 1964 arrivano i manuali di istruzione, mentre nel 1966 arriva una delle serie di maggior successo: il Treno.

Nel 1968 venne creato il Parco Legoland a Billund, mentre nel 1969 vede la luce il sistema Duplo (sempre compatibile con la versione classica dei Lego). Dobbiamo però aspettare fino al 1974 per avere le prime figure umane con braccia posizionabili: facevano parte della linea Lego Family, ma solo nel 1978 arrivano in pianta stabile i classici omini con la faccia disegnata, viso giallo e gambe e braccia orientabili.

Bellissima anche la serie Castle, dotata di castelli, cavalieri e armigeri, mentre nel 1986 venne lanciata la serie Luci&Suoni con tanto di luci eletriche e batterie che contribuirono a dare maggiore realismo alle creazioni fatte con i Lego. Nel 1988, invece, arriva il primo campionato mondiale di costruttori Lego a Billund. Una serie che ho sempre adorato è quella del 1989 dedicata ai Pirati, con tanto di navi pirata e isole deserte: disgraziatamente uno dei miei sogni di bambina, il Galeone Pirata, rimarrà per sempre un sogno, nessuno ha mai voluto regalarmelo. Questa serie è importante perché per la prima volta accanto alla classica faccina sorridente degli omini, vengono associate altre espressioni.

Per quanto riguarda i colori dei mattoncini, i più comuni sono rosso, blu, giallo, bianco, nero e grigio chiaro. Il verde venne inserito solo in un secondo momento perché la Lego temeva che il colore potesse essere usato per costruire mezzi militari. Fortunatamente l’azienda cambiò idea e introdusse il verde e si decise persino a realizzare linee di personaggi armati, vedi per esempio i vari cavalieri, i pirati o anche solo la linea Lego Star Wars. Per quanto riguarda il colore della pelle del Lego, dobbiamo aspettare il 2003 e la serie Lego Basket: qui vennero aumentati i colori di pelle disponibili.

Foto | Stickkim

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ultimo aggiornamento: 19-02-2014