Da qualche anno si è diffusa la polemica sugli spot “sessisti” dei giocattoli. Già negli anni ’60 si promuovevano i giocattoli in questo modo (come vedete nel video al top). Penso sia meglio stimolare le bambine alle professione scientifiche e tecnologiche regalando loro soluzioni che possano incuriosirle e interessarle su tematiche scientifiche.

In questo modo, le bambine possono trovare interessanti mestieri come l’ingegnere e il matematico, e non essere orientate solo verso le professioni tardizionali. In futuro potrebbero occupare posizioni occupate solitamente e per la maggior parte da uomini, e se sono le vostre figlie vi ringrazieranno.

E meglio comprare per loro giocattoli scientifici o hi-tech come il Lego: riusciranno a superare il gap che saranno costrette a subire nel mondo del lavoro. E’ questo che consiglia Elizabeth Truss, sottosegretario alla Scuola britannico:

“Ho due bambine e ho regalato loro sia i Lego tradizionali che i Lego Friends”

perchè c’è una crisi di vocazioni femminili nelle materie scientifiche e i genitori dovrebbe orientare le piccole verso giochi che non siano prettamente “femminili” come bambole, borsette o accessori da principessa. In effetti i media in generale, e gli spot in particolare rafforzano gli stereotipi sessisti quando si tratta di promuovere toys. Lo dimostra anche uno studio recente.

Nello studio spagnolo realizzato presso la Rey Juan Carlos University e la San Antonio de Murcia Catholic University sono state monitorate 595 pubblicità di giocattoli trasmesse dai media a Natale negli anni 2009, 2010 e 2011, concludendo che le differenze di genere in fatto di giochi sono forti.

Non siete un po’ stanchi di vedere immagini di bambine in camerette tutte rosa alle prese con bambole e orsacchiotti mentre i fratellini maschi sono nell’altra stanza con macchinine, dinosauri e action figure? Dipende anche da voi dare un nuovo corso…a cominciare dai giocattoli, con cui i piccoli avranno a che fare per parecchio tempo e da cui possono imparare molto.

Via | Corriere
Foto | @Pinterest

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ultimo aggiornamento: 29-01-2014