E’ da pochi giorni sul mercato e già sta sollevando numerose polemiche. Nenuco, famosa bambola prodotta in Spagna, è arrivata in alcuni Paesi – tra cui in Gran Bretagna – nella nuova versione: “Nenuco Won’t eat”, ovvero, Nenuco non mangerà.

A prima vista, Nenuco è una bambola simile a migliaia di altre. Ma quando la piccola neo mamma prova ad avvicinarle il cucchiaio, si avvia un interruttore interno che fa chiudere la bocca della bambola e le fa dire no con la testa, rifiutando il cibo. E qui scatta la polemica, perchè secondo molti pediatri e nutrizionisti la bambola induce le bambine a imitare lo stesso comportamento, incoraggiandole  verso l’anoressia.

“Questa bambola invia un messaggio sbagliato ai bambini e li incoraggia a pensare che rifiutare il cibo sia un comportamento normale – dice Chris Leaman di YoungMinds, organizzazione non profit britannica per il benessere psichico di bambini e adolescenti. Una polemica che i produttori del giocattolo non accettano, spiegando che il rifiuto di mangiare è uno scenario familiare che le mamme vivono quotidianamente e serve alle bimbe a capire le frustrazioni della loro mamma. Lo ha dichiarato Nikki Jeffery, direttore marketing nel Regno Unito dell’azienda: “Sappiamo che i bambini spesso non mangiano e la bambola è progettata per mostrare ai piccoli quanto sia importante alimentarsi correttamente. Si tratta di far fare alle bambine un’esperienza più vicina possibile a quella di essere una vera mamma”.

Una giustificazione che non convince i medici britannici, che hanno etichettato Nenuco come “la bambola anoressica“, che imita un atteggiamento malsano, diseducativo e altamente controproducente. La versione non è ancora arrivata in Italia e  pediatri e genitori sperano che venga bloccata sul mercato, parlando di un “esempio profondamente diseducativo, che mette a rischio tutti gli sforzi che si fanno oggi per educare i bambini a una corretta alimentazione e all’esaltazione del gusto del cibo”, come afferma Giuseppe Mele, pediatra e presidente di Paidòss. Che consiglia di ritornare ai vecchi bambolotti da imboccare, “un modello – prosegue Mele – che tutto sommato ha cresciuto e sta crescendo generazioni attraverso l’emulazione della mamma”. 

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ultimo aggiornamento: 23-01-2014