Se dici “giochiamo a campana o a nascondino?” ad un bambino di oggi, potrebbe restare a guardarti con la faccia sbalordita, come se parlassi una lingua incomprensibile. Eppure questi sono giochi che hanno fatto parte dell’infanzia di molti di noi: giochi da fare in gruppo, fuori dalle mura domestiche, momenti di confronto, condivisione e crescita in maniera totalmente ludica.

Perchè allora non provare a far conoscere ai bambini moderni questi giochi, così semplici e allo stesso tempo avvincenti? Bastano pochi oggetti, molta fantasia e… il gioco è fatto! Qui ve ne proponiamo alcuni dei più noti in ogni parte d’Italia. Giochi dei nostri nonni ma sempre attuali ed originali. Eccoli.

Il più famoso di tutti è “nascondino“, talmente famoso che un docente giapponese di Scienza dello Sport ha pensato di proporlo all’interno dei prossimi giochi olimpici di Tokyo 2020. C’è poi il “salto della cavallina“, un gioco in cui si sviluppa sia la coordinazione fisica che la memoria, che consiste nel saltare scavalcando i compagni che fanno da “cavallina” appunto, recitando strofe e filastrocche della propria tradizione.

Per i bambini meno ginnici c’è “la campana“, un gioco che si svolge in ogni parte del mondo: con un gesso si disegna a terra un percorso composto da una decina di caselle colorate, che il giocatore attraverserà saltellando senza mai perdere l’equilibrio.

Se avete a disposizione tanto spazio, giocare ad “acchiapparella” o “acchiappino” sarà molto divertente. In cosa consiste? Semplice,chi “sta sotto” deve correre, inseguendo gli altri e provando ad “acchiappare” gli avversari nel più breve tempo possibile.
Correre dietro un avversario o anche fare gare di corsa, magari all’interno di sacchi di iuta: vince chi arriva primo, senza cadere.

Il mare d’estate è il regno delle biglie, piccole sfere di vetro da far sfrecciare in un percorso ad ostacoli costruito sulla sabbia semplicemente spingendole con un il dito indice.
Se non si hanno tutti questi spazi a disposizione, ci sono giochi da fare con le mani, come la morra, antico gioco popolare diffuso in Italia, Spagna e molte regioni dell’Est Europa: i giocatori – solitamente due, uno di fronte all’altro – devono abbassare simultaneamente le mani indicando un numero con le dita e gridando al contempo un numero per indovinare a quanto assommano le dita dei giocatori.

Di giochi antichi da fare in strada ve ne sono veramente tanti e per mantenerli in vita tutti esistono numerose associazioni – come ad esempio l’AGA, associazione giochi antichi – che vanno alla ricerca e studiano i giochi tradizionali sul territorio italiano e li promuovono attraverso festival e manifestazioni. Perché educare le nuove generazioni a questi tipi di giochi non solo sviluppa la creatività e facilita i rapporti interpersonali, ma aiuta a mantenere viva la memoria storica e le tradizioni dei nostri territori.

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ultimo aggiornamento: 17-12-2013