Ci abbiamo giocato tutti, io e voi (se siete ‘figli degli anni Ottanta’), e ogni tanto ripensiamo a lui con nostalgia: parliamo del Crystal Ball, la pasta colorata inventata nel 1947 da un chimico brianzolo per ‘fare le bolle’ e commercializzata a partire dal 1968.

L’azienda di Burago di Molgora (Mb) che lo produce, la Pasini Laboratorio Chimico, gestita attualmente dal figlio del fondatore, Giovanni Pasini, purtroppo oggi rischia la chiusura, per colpa di un calo nelle vendite e per l’aumento dei costi delle certificazioni CE (il Crystal Ball, sottolinea l’azienda sul suo sito, è un gioco che “è sempre stato conforme alle normative di sicurezza”).

Per salvare Crystal Ball è stata lanciata una prima iniziativa: giovedì 5 dicembre alle 19 la Stazione Centrale di Milano sarà teatro di un flash mob, e per partecipare basterà andare in stazione, ritirare il kit, e tornare un po’ bambini, gonfiando le famose bolle colorate.

In seguito partirà una campagna di crowdfunding online. L’obiettivo è raccogliere 40mila euro, che serviranno per finanziare l’acquisto di un macchinario che confezionerà il prodotto in una nuova versione, monouso, in modo da rilanciarne sia la produzione che ovviamente la vendita. E sulla piattaforma sarà possibile acquistare alcune confezioni in versione ‘party-kit’.

La storia del Crystal Ball

Il Crystal Ball è nato da un’idea originale del Dr. Claudio Pasini e venne commercializzato una prima volta nel 1947, con il nome “Le bolle fatate”. Riporta l’azienda che siccome all’epoca le richieste del mercato erano rivolte ai beni di prima necessità

non si ebbe lo sviluppo sperato, e la produzione del tutto artigianale, dovette essere abbandonata

Il marchio originale è stato registrato nel 1968 e da lì è iniziata la grande fortuna di questo prodotto, grazie anche alla spinta ricevuta negli anni Ottanta da alcuni celebri spot televisivi.

Foto | Pagina Fb Crystal Ball

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ultimo aggiornamento: 04-12-2013