Giochi dei nonni – Vi siete mai chiesti come giocavano da piccoli i nostri nonni? Non avevano tablet, cellulari, computer, bambole parlanti… eppure in qualche modo passavano il loro tempo. C’è da dire che, in effetti, tendevano a trascorrere molto del loro tempo fuori casa facendo giochi di gruppo. C’erano pochi soldi per potersi comprare dei giocattoli veri e propri e molte delle bambole e macchinine che si usavano erano fatte in casa da genitori o parenti abili. Facendo un sondaggio fra i nostri nonni, abbiamo selezionato alcuni dei giochi che i nostri nonni preferivano fare quando erano piccoli:

  • Macchinine a pedali: i bimbi di oggi hanno macchinine elettriche che si muovono da sole, ma all’epoca le macchinine funzionavano con la pura forza motrice dei piedi dei nostri nonni
  • Bambole di pezza: fra le bambine molto gettonate erano le bambole di pezza. Avendo una madre o una nonna sarta, era possibile farsi costruire la propria bambola e con i pezzi di scarto dei vestiti venivano confezionati i loro abiti
  • Trottola: i nostri nonni quando erano piccoli giocavano tantissimo con le trottole, anche se erano molto più vintage di quelle che vediamo adesso. Erano fatte di legno pieno
  • Quattro cantoni: fra i giochi da fare all’aria aperta, uno dei preferiti era il gioco dei Quattro Cantoni. Le regole del gioco sono semplicissime: quattro bambini stanno in quattro angoli, il quinto sta in mezzo perché non ha il suo cantone. Scopo del gioco è scambiarsi i cantoni: il giocatore che sta in messo durante gli scambi cerca di prendere un cantone. Si può giocare anche i più giocatore, ricordo una memorabile partita (il gioco si è tramandato ai posteri) con 25 cantoni (che non erano tutti propriamente degli angoli)
  • Palla avvelenata: all’epoca il Dodgeball era semplicemente conosciuto come palla avvelenata, gioco sopravvissuto ancora oggi e giocato anche nelle scuole. Due squadre, una palla che viaggia da un campo all’altro e che non deve sfiorarci e cadere a terra, altrimenti si diventa prigionieri dell’altra squadra. Un gioco dove le pallonate in faccia sono all’ordine del giorno
  • il gioco della Settimana: noto anche come Campana (in alcune zone è noto anche come Mondo), anche questo è sopravvissuto fino ai nostri giorni. Si crea uno schema di quadrati da 1 a 7 per terra con un gessetto, si getta un sasso nel primo quadrato più vicino a noi, ci si salta dentro saltando su un piede sopra e ci si china, senza poggiare il piede a terra per recuperare il sasso e lanciarlo nella casella successiva. Per ciascun quadrato ci può stare solo un piede, l’unico caso in cui si starà in piedi su due gambe in contemporanea è quando ci sono due quadrati vicini
  • Mondo: un altro gioco da fare all’aperto, ha tantissime varianti e nomi, noi lo chiamavamo così. Si ha una casella centrale, tante caselle che rappresentano i paesi equivalenti al numero di giocatori, un giocatore che dichiara “Il Kazakistan dichiara guerra a…” e via a rincorrersi fino a raggiungere la salvezza nella casella centrale
  • Biglie: un evergreen, le biglie. Non solo da giocarci in spiaggia, ma realizzando circuiti impossibili con i materiali più disparati
  • Corda: qui mettiamo sia la corda classica che l’elastico. Da giocare da soli nel primo caso o in gruppo, mentre per l’elastico bisogna essere almeno in tre: due tengono l’elastico e uno si cimenta nei diversi movimenti per saltarlo
  • Foto | cogdog

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    ultimo aggiornamento: 24-09-2017