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Barbie Savior è la cinica quanto satirica pagina Instagram che impazza nel mondo social. Protagonista è sempre lei, la bambola biona, icona dell’America, alle prese con l’Africa. Un continente inadatto ai suoi tacchi a spillo e alla sua carnagione chiara, un disagio che Barbie testimonia sul suo profilo Instagram, dove racconta il suo viaggio nel continente nero per aiutare il prossimo.

L’account satirico viene dagli Stati Uniti ed immagina Barbie alle prese con bambini a cui insegnare l’inglese, o mentre raccoglie lacrime per utilizzare come acqua potabile o ancora mentre si scatta un selfie con il suo stick per immortalare il suo lungo viaggio di volontaria “tra i dolcissimi orfani africani”.

Perché questo profilo? Per riflettere in modo ironico sull’industria degli aiuti umanitari. Le anonime creatrici di questa pagina hanno un’esperienza decennale di volontariato all’estero e spiegano come troppe volte il concetto di aiutare il prossimo venga visto sotto l’ottica di “salvatore”, del bianco che aiuta il nero, concetto che molti in Africa considerano offensivo e paternalistico.

Così Barbie Savior vuole dimostrare che il lavoro dei medici e dei volontari in Africa è utile, ma talvolta troppo stereotipato e razzista nei confronti dell’atteggiamento dell’occidentale verso la popolazione locale al traffico di bambini con il pretesto delle adozioni.

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ultimo aggiornamento: 03-05-2016