Fan delle Barbie, siete demodè. Oggi a rompere gli schemi della bambolona bianca, bionda e tutta sorrisi ci pensa Momppy Mpoppy,  l’alter ego della Barbie.

Momppy Mpoppy arriva direttamente dal Sudafrica; è stata creata da Maite Makgoba che spera con il suo giocattolo di portare un momento di riflessione nel mondo dei bambini sulla situazione dei neri nel mondo, in una società interamente dominata da immagini e figure di bianchi.

Momppy Mpoppy è vestita all’ultima moda, con un’acconciatura afro da far invidia ed è molto amata soprattutto dalle bambine africane che vedono in questa bambola un modello da seguire. E l’intento di Maite – fondatrice di Childish Trading and Manufacturing – è proprio quello, trasmettere un messaggio di riscatto sociale nel mondo dei giocattoli.
Prima di Momppy Mpoppy, infatti, le bambole nere sul mercato erano sciatte e vestite in abiti tradizionali, “che non è la realtà di oggi”, ha detto la giovane imprenditrice. Le bambole sono assemblate in Cina, ma il vero lavoro comincia nel piccolo spazio di lavoro di Makgoba nel centro di Johannesburg.

Gonne da ballerina, pantaloni denim di tendenza, tacchi alti e colorati sono alcuni degli accessori del guardaroba di questa originale bambola che costa R180, 9 dollari. Tra le diverse versioni c’è  l aMomppy Mpoppy Denim Dungaree Delicious, Rockstar Tutù, Mohawk Fro e Seshweshwe Fabulous.

Più che un business, “stiamo creando la consapevolezza che la nostra pelle scura e i capelli afro fanno parte di noi”, ha detto Makgoba. “Vogliamo che le bambne vedano nella bellezza di Mpoppy la loro bellezza”.
Makgoba ha ammesso che la sua azienda, lanciata nel 2013, deve affrontare la concorrenza agguerrita da marchi di giocattoli affermati, ma è stata incoraggiata dalla “risposta schiacciante” da parte degli acquirenti.

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ultimo aggiornamento: 28-08-2015