La notizia arriva dalla Corte europea di Strasburgo: l’Ue ha confermato il divieto posto dalla Commissione alla Germania di mantenere i suoi valori limite per l’arsenico, l’antimonio e il mercurio nei giocattoli.

La notizia risale al 2009, in occasione di una nuova direttiva europea in materia di giocattoli, che fissava nuovi valori limite per determinate sostanze chimiche presenti nei giocattoli.

Questa direttiva e i nuovi valori sono stati contestati a sua volta dalla Germania, la quale ha proposto di adottare i propri valori limite: in Germania, infatti, piombo, bario,antimonio, arsenico, mercurio ed altre sostanze hanno valori limite più bassi – contenuti nella direttiva giocattoli 1998 – e offrono maggiore sicurezza rispetto a quelli attualmente adottati.

Dopo vari respingimenti, annullamenti e sentenze impugnate, La Corte europea, coerentemente con il Tribunale Ue, ha respinto l’impugnazione della Germania, dichiarando che “uno Stato membro può richiedere il mantenimento delle disposizioni nazionali preesistenti quando ritiene che il rischio per la salute pubblica debba essere oggetto di una valutazione diversa da quella dell’Ue”. E’ perciò lo Stato membro che deve dimostrare che le sue disposizioni nazionali garantiscono un livello di tutela della salute più elevato rispetto a quelle stabilite dall’UE, cosa che secondo la Corte non è stata dimostrata dalla Germania.

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ultimo aggiornamento: 09-07-2015