Continuiamo a parlare di giochi di ruolo, di sicuro vi sarete imbattuti nei termini tiro aperto, tiro percentuale, tiro per colpire e tiro salvezza. Se siete abituati a giocare ai giochi di ruolo online o su computer, diciamo che tutti questi tiri vengono calcolati automaticamente dal programma, ma se giocate ai giochi di ruolo da tavolo o dal vivo allora vi tocca calcolarli basandovi sulle apposite tabelle. Ma cosa differenzia tiro aperto, tiro percentuale, tiro per colpire e tiro salvezza? Andiamo a scoprirlo insieme. Come al solito questo articolo è dedicato a chi si avvicina per la prima volta al mondo dei gdr, se ci fosse qualche esperto che vuole fare qualche precisazione o raccontarci qualche aneddoto in base alla sua esperienza è benvenuto nei Commenti.

Cosa sono il tiro aperto, tiro percentuale, tiro per colpire e tiro salvezza?

Partiamo subito con il termine tiro aperto. Si tratta di una particolare meccanica di gioco che consente di ritirare i dadi una o più volte, permettendo così di aumentare o diminuire il risultato conclusivo. Un esempio particolare è in Rolemaster: qui si fa un tiro percentuale e se si ottiene un risultato compreso fra 96 e 100, si deve tirare di nuovo sommando il nuovo risultato a quello di prima e si continua a tirare fino a quando non si ha un risultato minore di 96. Se il risultato è invece compreso fra 1 e 5 si tira di nuovo, ma si sottrae il risultato e si continua a tirare fino a quando non si ha un risultato inferiore a 96.

Con il termine tiro per colpire si intende invece un tiro di dado che serve per capire se il personaggio è capace di ferire il suo nemico. Lo si può trovare abbreviato anche con gli acronimi di TPC e TxC. Un colpo può andare a segno o meno, tutto dipende dalle abilità del personaggio, dalla sua capacità di usare una certa arma e dal risultato dal lancio dei dadi (questa è la componente casuale del tiro), valori che vengono messi a confronto con la difesa del nemico.

Parlando di tiro percentuale si indica l’utilizzo dei due dadi a dieci facce, uno ha valori 00, 10, 20 arrivando fino a 90, l’altro ha valori da 0 a 9. Tirandoli insieme si ottiene un valore da 1 a 100 (00 sul primo dado e 0 sul secondo). Se per caso non si ha a disposizione il dado da 00 a 90, ecco che si usano due dadi a dieci facce di colore diverso, prima del lancio bisogna stabilire quale sia quello per le decine. Ancora in alternativa si possono usare i d20, si tira il d20 e si considera solo la cifra delle unità.

Infine abbiamo i tiri salvezza, in alcuni giochi lo potreste trovare indicato con il termine di tiro resistenza: si tratta di un tiro di dado che serve per capire se il personaggio subisca o meno gli effetti di un danno o di un pericolo o magari se riesce ad evitarli.

Foto | potentialpast

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ultimo aggiornamento: 25-03-2015