Giusto qualche giorno fa ho riesumato dalla soffitta un vecchio gioco da tavolo, regalo di Natale di quando ero piccina e con cui abbiamo passato interi pomeriggi: stiamo parlando del Trabocchetto, nella sua versione vintage originale della MB Giochi. Lo so, adesso c’è la versione nuova, ma noi parleremo di quella storica. La parola Trabocchetto (da non confondere con Tracobetto, per quello andate a rivedervi i Goonies) è già indicativa del tipo di gioco: pare facile, ma si tratta comunque di saper utilizzare un minimo di strategia. E non bisogna avere pietà dell’avversario.

Il Trabocchetto: come si gioca

Il Trabocchetto è un gioco da tavolo adatto a tutta la famiglia, possibilmente con bambini di età superiore ai 6 anni. O meglio: anche un bambino di tre anni può giocarci, lo scopo e le modalità del gioco sono semplici, solo che le palline in dotazione sono veramente piccole, quindi occhio a che non le mettano in bocca.

Come potete vedere nella foto, il gioco è composto da una griglia gialla sulla quale si interseca un reticolato composto da segmenti bianchi e rossi, formati a loro volta da zone solide e da buchi. Questi segmenti sono comandati dalle leve annesse, bianche o rosse: due lati del gioco sono dotati di leve bianche, due lati da leve rosse. Vengono poi forniti quattro set da cinque biglie ciascuno di colore diverso: nere, azzurre, verdi e rosse.

Si può giocare da 2 a 4 giocatori e lo scopo è molto semplice: far cadere le biglie dell’avversario nei buchi, riuscendo a far rimanere almeno una nostra biglia sulla griglia in modo da vincere. Le leve servono a spostare i segmenti: intersecandosi in maniera diversa di volta in volta, i segmenti bianchi e quelli rossi creano o delle basi stabili su cui la pallina è salva o dei buchi che fanno precipitare la pallina. Bisogna dunque studiare con attenzione le proprie mosse: devi muovere le leve in modo che cadano le biglie dell’avversario, che le tue siano salve e non avvantaggiare gli sfidanti.

Si gioca a turno, due giocatori avranno le leve rosse e due quelle bianche. Per esperienza posso dire che nelle fasi iniziali di gioco sono avvantaggiati i rossi, mentre in quelle finali i bianchi. Le leve hanno tre posizioni: di base, mezzana e finale. Ci si può muovere solamente di una tacca alla volta e non si può muovere la medesima leva due volte di seguito (altrimenti finirebbe che il giocatore successivo annulla sempre la tua mossa).

Facile, no? Quando si gioca in due si prendono due set di biglie a testa e ognuno degli avversari avrà a disposizione un gruppo di leve bianche e uno rosso. Queste sono le regole di base, ma nulla vi vieta di movimentare un po’ il gioco. Per esempio, perché non cambiare ad ogni turno di gioco il set di leve a nostra disposizione? Magari in maniera random? In questo modo dovrete modificare di volta in volta la strategia di gioco, rendendolo ancora più difficile. Oppure se giocate con avversari lenti, potreste impostare il timer: si fa la propria mossa entro un certo tempo limite, altrimenti perdi il turno. Oppure si può decidere che una volta che si tocca la leva, bisogna effettuare quella mossa, non è valido vedere cosa succede e poi cambiare idea. Vi assicuro che è divertente, i bambini lo apprezzano molto e anche gli adulti. E ricordatevi: quando si gioca a Trabocchetto non si ha pietà per nessuno, madri, figli, tutte le relazioni famigliari scompaiono, le palline vanno buttate giù, non importa di chi siano.

Foto | eBay

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ultimo aggiornamento: 02-04-2014