Sono stata soggiogata dal trailer, ma oggi scopro che il delizioso corto animato vincitore dell’Oscar 2014, realizzato da Laurent Witz e Stephane Halleux è stato caricato per intero in Rete.

Protagonista del delicato filmetto e titolo della produzione in Cgi, è Mr Hublot, un uomo che vive in un piccolo appartamento situato in una città futuristica in cui tutto sembra realizzato con materiali di recupero. Indossa degli occhiali, lavora ad una macchina facendo conti, e soffre di un disturbo ossessivo compulsivo. Non esce di casa e ripete in maniera ossessiva le stese mosse più volte (come accedere e spegnere le luci o raddrizzare i quadri sulla parete).

La sua esistenza scorre in maniera monotona fino ad un evento che “sconvolgerà” le sue giornate sempre uguale a se stesse. Mr. Hublot trova un cucciolo robot in una scatola e quando arriva la macchina per lo smaltimento dei rifiuti, lo prende con sè a casa.

Passa il tempo, il robot cresce di dimensioni e ben presto diventa molto più grande del protagonista. La creatura provoca ingenti danni all’appartamento, e Hublot si trova in difficoltà. Dopo qualche tempo, il signor Hublot è ancora in casa…ma la sua vita ha subito qualche cambiamento. Tra ingranaggi e ferraglia si sono incontrate due solitudini. I due personaggi, al di là del metallo che li ricopre e dell’ambiente postindustriale in cui vivono dove la natura e i sentimenti sono totalmente scomparsi, hanno un grande cuore e trasmettono intense emozioni. Hublot cambierà vita in nome dell’amicizia…

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ultimo aggiornamento: 04-03-2014