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Non è la prima volta che si rimane affascinati dalle sculture di giocattoli. Dopo l’estro di Lynn, oggi vi segnalo l’arte di Freya Jobbins che realizza busti e teste molto originali sfruttando pezzi di bambole e giocattoli di plastica. Guardate l’autoritratto di Freya: provate a scovarla nella gallery subito sopra. Non la trovate spettacolare?

La scultrice nata in Sud Africa da genitori tedeschi e vissuta da sempre in Australia ha un estro sconvolgente: come riesce a dare espressioni così precise alle sue “creature” lo sa solo lei. Chiaramente ispirati alla scultura greca classica e alla mitologia, i pezzi sembrano parlarci.

Per realizzare i suoi pezzi d’arte Freya usa parti di bambola e giocattoli di plastica assemblati e incollati. Si tratta di teste e busti di grandi dimensioni. Ogni pezzo di plastica è accuratamente scolpito, incollato strato dopo strato.

Le sculture traggono ispirazione dai dipinti del “nostro” Giuseppe Arcimboldo che nella serie “Teste Composte” dipinge frutta, verdura e ortaggi assemblandoli in maniera perfetta ed espressiva, proprio come fa la Jobbins. Non mancano influenze di altri artisti (Penny Byrne, Ron Muek, Gunther Von Hagen) e della trilogia cinematografica di Toy Story.

Come non provare a ripercorrere la strada di Freya raccogliendo l’infinita quantità di giocattoli rotti e sparsi nelle camerette dei bambini, e sfruttare il riciclo creativo? Sono sempre tanti i giocattoli e le bambole ormai inutilizzate che si intristiscono nel contenitore di toys…

[Via Nextme]
[Foto Freya Jobbins @facebook]

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ultimo aggiornamento: 14-02-2014