Chapter 11. Non è il capitolo di un racconto, o forse sì, perché è il capitolo finale per Toys ‘R’ Us, colosso dei giocattoli americano che nelle ultime oreha chiesto al tribunale l’accesso al “Chapter 11” per la bancarotta assistita.

La causa è ancora una volta l’aumento degli acquisti online e dei siti di e-commerce, primi tra tutti Amazon, che hanno visto crollare le vendite al dettaglio di questi megastore statunitensi, un tempo templio dei giocattoli.

Il debito esistente – 400 milioni di dollari  – verrà ristrutturato, secondo quanto dichiarato dai vertici di Toys ‘R’ Us, “al fine di poter investire nella sua crescita a lungo termine e concretizzare la sua aspirazione di portare giochi ai bambini di tutto il mondo”.

Toys “R” Us è uno dei marchi più famosi negli USA; fondata nel secondo Dopoguerra da Charles Lazarus – originariamente con il nome Children’s Supermart – come catena di negozi di mobili per bambini, nel 1957 si è specializzata sui giocattoli. Oggi negli Stati Uniti ci sono circa 900 punti vendita.

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ultimo aggiornamento: 19-09-2017