Parlando di giochi di ruolo mi sono imbattuta spesso nella definizione Basic Role-Playing. Visto che non tutti siamo provetti giocatori di ruolo o che magari ci approcciamo per la prima volta a questo universo, ecco che oggi ho deciso di andare a studiare più da vicino il significato di Basic Role-Playing: che cos’è? Come funziona questo sistema di gioco? Ovviamente cercherò di spiegare la questione in termini basici, non sono certo un’esperta, tuttavia se fra i lettori ci fosse qualche giocatore storico di Basic Role-Playing sarei più che lieta di leggere le sue spiegazioni e approfondimenti nei Commenti.

Che cos’è il Basic Role-Playing nei giochi di ruolo?

Il Basic Role-Playing, spesso abbreviato con l’acronimo BRP, è una forma molto generica di regole dedicate ai giochi di ruolo. Il Basic Role-Playing venne edito per la prima volta dalla casa editrice statunitense Chaosium: sui tratta in pratica di un sistema di regole generico che in teoria si può usare per qualsiasi gioco di ruolo, un po’ come succede con GURPS. Ecco che allora la Chaosium decise di pubblicare il supplemento Worlds of Wonder, il quale conteneva regole generiche e applicazioni specifiche di queste regole ai diversi generi di giochi di ruolo.

Diciamo che il cuore delle regole originali venne scritto da Steve Perrin per il suo gioco RuneQuest. Greg Stafford pensò poi bene di semplificarle ulteriormente eliminando per esempio le locazioni delle ferite e i ranghi di parata: ecco che nacque così il libretto Basic Role-Playing. Poi nel corso degli anni e delle successive edizioni ecco che anche Lynn Willis e Sandy Petersen modificarono qualcosina in questo set di regole.

Arriviamo al 2004, quando la Chaosium decise di pubblicare la monografia Basic Role-Playing Book and Magic Book, un formato più economico che andava ad associarsi alla terza edizione di RuneQuest con le regole stabilite nel Basic Role-Playing. Si passa al 2008 e a furia di revisioni la Chaosium produce il Basic RolePlaying – The Chaosium d100 system: 404 pagine in prima edizione con regole, moduli e opzioni, raccogliendo tutto il materiale pubblicato nel corso degli anni e rendendo le regole più organiche.

Vale la pena sottolineare come il manuale base di Basic Role-Playing non contenga ambientazioni, per descrivere queste c’è tutta una serie di monografie apposite. Il Basic Role-Playing e il suo sistema percentuale venne utilizzato per parecchi giochi prodotti dalla Chaosium, come per esempio Il richiamo di Cthulhu, Elfquest, Stormbringer, Nephilim, Ringworld, Superworld e Hawkmoon. Ci sono poi in realtà anche dei giochi non Chaosium che hanno usato questo sistema: Other Sum della Fantasy Games Unlimited, Corum della Darcsyde Productions e Drakar och Demoner della Target Games. Tutti su licenza, of course.

Per quanto riguarda il sistema di gioco del BRP, ecco che utilizza degli attributi simili a quelli già visti in Dungeons & Dragons: Forza, Costituzione, Taglia, Intelligenza, Volontà. Destrezza e Carisma. Mentre in D&D i punti ferita aumentano con l’esperienza, qui sono dati dalla media fra Taglia e Costituzione e quindi sono praticamente fissi. Per le abilità si usa il d100 e non il d20 in voga su D&D, mentre al posto dei punti esperienza troviamo il tiro apprendimento: per aumentare le nostre abilità dobbiamo avere dei punteggi più alti del valore attuale tirando 1d100. Altra differenza con D&D è che l’armatura è separata dall’abilità di parare e dalla capacità di assorbire danno. E ancora: nei giochi che si basano sul BRP non ci sono differenze fra le razze dei personaggi e quelle di mostri o nemici. Questo perché se si varia il punteggio di abilità ecco che il medesimo sistema può essere applicato sia ad un umano che a un troll.

Foto | laenulfean

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ultimo aggiornamento: 17-12-2014